La ruota della fortuna
Ricordi Enzo Tortora? Craxi? Marco Pantani? Forse gli dèi (se ci credi), forse loro non falliscono mai. Forse loro non inciampano, e dagli altari non cadono mai nella polvere. Ricordi Lady Diana o Michael Schumacher? Per noi uomini, invece, è questione di “prima o poi”.Nel successo ogni uomo è aitante, appare bello e invincibile
simile agli dèi. Ma prima o poi …
Prima o poi, il Destino ci taglia la strada, senza rimedio.
Chi fu prima vincente, un attimo dopo si vede allo specchio
abbandonato, privo di mezzi e nudo- e spesso il Destino
più mette alla prova i migliori con crudele giro di ruota.
(Perché trascorre su una giostra, sai, la vita di noi uomini).
Non annoiarmi, allora, con il sogno miope del vincente
sempre, ovunque, a ogni costo: lo lascio alle prime pagine
di rotocalchi settimanali – o mensili tutt’al più.
Io non sprecherò i miei anni e l’anima cercando l’impossibile,
nella rincorsa vana di vana speranza.
No, non cercherò uomo senza difetto
donna senza affanno, senza dolore
campione che non pianga lacrime di sconfitta.
Non inseguirò una giovinezza al di sopra del tempo
né la bellezza che sia immune da rughe (non chiederò la felicità
al filo del bisturi o a una linea di cosmetici).
Non si dà per noi luce senza lunghe sagome d’ombra.
Per questo voglio lodare e amare chiunque dentro di sé
non medita il male. Mi basta un uomo che non sia malvagio
nè troppo incapace e sprovveduto, che conosca e rispetti
la giustizia; mi basta una donna che ami, senza nutrire già in cuore
il momento in cui, prima o poi, tradirà.
E chi sbaglia e poi cade, chi piange e nella salita s’affatica
e poggia a terra il piede, non voglio biasimarlo.
Contro il Destino neppure gli dèì (se ci credi) recalcitrano.
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