La trama sempre troppo attuale delle Supplici di Eschilo (di cui ho già parlato qui) si innesca per il rifiuto delle figlie d Danao di sottomettersi a un matrimonio loro imposto con violenza. Per evitarlo scappano dalla patria, l’Egitto, e cercano rifugio in Grecia, nella comprensione e umanità del re argivo Pelasgo. Continua a leggere “In fuga da un matrimonio imposto — e dalle violenze di genere (Eschilo, Supplici)”
Accidenti a loro, e alla nostra sapienza (Senofane fr. 2 G.-P.)
Il costo del passaggio di Neymar dal Barcellona al PSG; l’ultima borsa guadagnata da Mayweather per un suo match; l’assegno a sei zeri pagato ai vincitori dell’US Open di tennis … E invece dall’altra parte i lamenti che si alzano (almeno in Italia) da chi lavora nei musei, nelle università, nelle scuole — e da chi, magari con un master, non lavora proprio. Continua a leggere “Accidenti a loro, e alla nostra sapienza (Senofane fr. 2 G.-P.)”
Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)
Gli antichi Greci — come molto altre culture ‘primitive’ — personificavano sorgenti, corsi d’acqua e fiumi: cioè attribuivano loro un nome, un volto, un comportamento, persino una voce e, all’occasione, dei discorsi. Considerata la loro importanza negli equilibri della natura e per la vita umana, anzi, arrivavano anche a venerarli, tributando loro un culto vero e proprio. Continua a leggere “Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)”
“Lasciata la terra divina, esuli siamo …” (Eschilo, Supplici)
Sono tempi che non si può leggere una tragedia greca senza sentirsi continuamente accapponare la pelle. E sono brividi che nascono da una bellezza lontana e antica, certo, ma forse ancora di più dalla contemplazione di orrori sempre troppo attuali. Continua a leggere ““Lasciata la terra divina, esuli siamo …” (Eschilo, Supplici)”
Disperazione di una madre per il figlio, fra le onde del Mediterraneo (Simonide di Ceo)
Quando nell’arca regale l’impeto del vento
e l’acqua agitata la trascinarono al largo,
Danae con sgomento, piangendo, distese amorosa
le mani su Perseo e disse: “O figlio,
quale pena soffro! Il tuo cuore non sa;
e profondamente tu dormi
così raccolto in questa notte senza luce di cielo,
Amore e morte, in un tuffo (Anacreonte)
… e allora saltando dalla rocca
di Leucade, mi tuffo nel bianco mare
ubriaco d’amoreAnacreonte, fr. 31 Page
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“Un fiume che scorre” (Marco Aurelio)
“Tutta la vita del corpo è un fiume che scorre,
tutta la vita della sua mente sogno e delirio;
la sua esistenza è una guerra e un soggiorno in terra straniera“
“la distesi fra i fiori in boccio” (Archiloco)
Allora abbracciando la fanciulla
la distesi fra i fiori in boccio
e l’avvolsi nel tenero mantello
sollevandole il collo con il braccio Continua a leggere ““la distesi fra i fiori in boccio” (Archiloco)”
“L’uomo è una bolla” (Luciano)
«Hai veduto le bolle che si levan nell’acqua sotto la cascata di un torrente? Quelle bollicine che compongono la schiuma?
Alcune di esse sono piccine e subito si rompono e svaniscono …
Così è la vita degli uomini»Luciano, Caronte