Rileggendo il capolavoro di Michail Bachtin su “L’opera di Rabelais e la cultura popolare“, a un certo punto — fra maschere carnevalesche, buffoni, corpi grotteschi, banchetti pantagruelici e disumani e poi, a profusione, bocche e altre parti anatomiche spalancate e provocanti — mi sono ritrovato davanti al mondo meraviglioso e incantato delle “grottesche”. Continua a leggere “La verità, ditemi, sulle “grottesche””
L'”homo bulla” nel Satyricon di Petronio
C’era una volta un post — tanto tempo fa — in cui raccontavo il fascino di un libro dedicato a quel tipo specifico di natura morta (o meglio “vanitas”) definito “homo bulla” dagli storici dell’arte: le rappresentazioni pittoriche o a stampa, cioè, in cui la caducità della vita umana veniva simbolicamente rappresentata dalla vita breve, fragile e illusoria delle bolle di sapone. Continua a leggere “L’”homo bulla” nel Satyricon di Petronio”
“L’eroe dai mille volti” di J. Campbell
Nel 1949 usciva il libro più famoso di uno dei più famosi studiosi di mitologia comparata del Novecento: L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell (prima edizione italiana nel 1958, per Feltrinelli), Continua a leggere ““L’eroe dai mille volti” di J. Campbell”
Su come nasce l'”ostilità” — dalla società al suo vocabolario
“Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee” di Emile Benveniste (1902-1976) è un libro stupefacente e grandioso per intelligenza e dottrina, un monumento della linguistica storica che ripaga dell’ovvia difficoltà della lettura con lo spettacolo unico del contemplare, nella storia di una parola, il caleidoscopio di secoli di evoluzione di costumi, idee, pensieri all’interno di una società. Continua a leggere “Su come nasce l’”ostilità” — dalla società al suo vocabolario”
In fuga da un matrimonio imposto — e dalle violenze di genere (Eschilo, Supplici)
La trama sempre troppo attuale delle Supplici di Eschilo (di cui ho già parlato qui) si innesca per il rifiuto delle figlie d Danao di sottomettersi a un matrimonio loro imposto con violenza. Per evitarlo scappano dalla patria, l’Egitto, e cercano rifugio in Grecia, nella comprensione e umanità del re argivo Pelasgo. Continua a leggere “In fuga da un matrimonio imposto — e dalle violenze di genere (Eschilo, Supplici)”
Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)
Gli antichi Greci — come molto altre culture ‘primitive’ — personificavano sorgenti, corsi d’acqua e fiumi: cioè attribuivano loro un nome, un volto, un comportamento, persino una voce e, all’occasione, dei discorsi. Considerata la loro importanza negli equilibri della natura e per la vita umana, anzi, arrivavano anche a venerarli, tributando loro un culto vero e proprio. Continua a leggere “Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)”
Pavese nello specchio di Orfeo
Non so quanto siano ancora letti i Dialoghi con Leucò, capolavoro di Cesare Pavese pubblicato nel 1947; quanto, per esempio, i professori ne consiglino la lettura ai loro studenti. Per ovvi motivi non sarà come fino al XX secolo, che quel libricino era irrinunciabile nella biblioteca di un intellettuale (e ancora questo termine non era così fuori corso e tedioso). Continua a leggere “Pavese nello specchio di Orfeo”
Sulla Luna con Astolfo — e ritorno
L’opera di Ariosto, si sa, è ricchissima ci citazioni, allusioni, remake ispirati alla letteratura greca e latina. E non è facile, dunque, scegliere un passo o dei versi con cui ricordare questo gigante della letteratura mondiale, nel giorno del suo compleanno. Ma ieri notte, avete visto, c’era una luna piena meravigliosa (anche se i giornali non le avevano dato un nome particolare). E questo ci semplifica le cose. Continua a leggere “Sulla Luna con Astolfo — e ritorno”
L’adolescente, la morte e l’amore: la legge dell’altalena dal mito greco alla street art
Mentre allestivo la teca del Museo Immaginario dedicata alla rappresentazione di una Menade spinta da un Satiro sull’altalena (qui) e cercavo dunque altri paralleli iconografici per quella scena, ho avuto una visione emozionante. Continua a leggere “L’adolescente, la morte e l’amore: la legge dell’altalena dal mito greco alla street art”
“Lasciata la terra divina, esuli siamo …” (Eschilo, Supplici)
Sono tempi che non si può leggere una tragedia greca senza sentirsi continuamente accapponare la pelle. E sono brividi che nascono da una bellezza lontana e antica, certo, ma forse ancora di più dalla contemplazione di orrori sempre troppo attuali. Continua a leggere ““Lasciata la terra divina, esuli siamo …” (Eschilo, Supplici)”