Naufragare nel mare e nel vino

Per almeno due motivi il cosiddetto “cratere del naufragio”, conservato al Museo archeologico di Pithecusae (Ischia), è un reperto di valore storico enorme: essendo databile alla seconda metà dell’VIII sec. a.C., costituisce il più antico esempio di pittura vascolare figurata finora rinvenuto in Italia; inoltre, la rappresentazione del naufragio che vi campeggia ha pochissimi riscontri in tutta l’arte arcaica e classica ed è per questo tanto più preziosa.

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Omero sulla spiaggia

«Ermes Cillenio chiamava fuori le anime dei Proci. Aveva la bella verga d’oro in mano, la verga con la quale incanta gli occhi degli uomini, a chi vuole: altri invece li risveglia anche dal sonno»
L’ora del tramonto sul mare di porpora, sotto il cielo che a poco a poco s’infuoca e s’insanguina, è perfetta per rileggere la scena di Hermes che conduce all’Ade le anime dei Proci, spietatamente sterminati da Odisseo — all’ inizio del ventiquattresimo canto. Da qui inizia un’altra discesa nel regno dei morti, seppure anche se meno nota della nekyia dell’undicesimo libro. 

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Consiglio per una calda sera d’estate, davanti al mare greco

Un altro bellissimo diario di viaggio in Grecia — accanto al più volte ricordato “Colosso di Marussi” di H. Miller — si deve a quello straordinario personaggio (e scrittore) che fu l’inglese Patrick Leigh Fermor. Si intitola “Mani. Viaggi nel Peloponneso” e fu pubblicato per la prima volta nel 1958, anche se gli eventi narrati risalgono ad alcuni anni prima (in italiano è tradotto da F. Salvatorelli per Adelphi). Continua a leggere “Consiglio per una calda sera d’estate, davanti al mare greco”

Cartolina da Capo Sunio (con Lalla Romano)

Nell’Aprile del 1957 Lalla Romano salpava da Brindisi per un viaggio di due settimane in Grecia, le cui impressioni sarebbero state rielaborate, due anni dopo, in un breve “Diario di Grecia”. La scrittrice visita i luoghi canonici del circuito ’touristico’ e il 21 alle ore 14:00, dopo la visita ad Eleusi, si fa trovare all’appuntamento con uno dei posti notoriamente più suggestivi di tutta la Grecia: capo Sunio. Continua a leggere “Cartolina da Capo Sunio (con Lalla Romano)”

Tempesta su Spetses. Ovvero Miller vs. Poseidon

Ho capito, rileggendolo, perché ho un debole per Il colosso di Marussi, rispetto a tanti altri diari di viaggio in Grecia: perché Henry Miller, per qualche caleidoscopica trasmigrazione d’anime, è più greco di un greco – lo vedrei bene seduto vicino ad Archiloco, poeta e guerriero a un tempo, o addirittura come un Tersite schierato fra gli altri Achei sotto Ilio.  Continua a leggere “Tempesta su Spetses. Ovvero Miller vs. Poseidon”

Gita al faro di Nauplia, con Virginia Woolf

Sulle orme della grande Virginia Woolf, il nostro Portolano letterario ci conduce in una delle località più suggestive del Peloponneso: Nauplia (per un certo periodo bizzarramente denominata Napoli di Romania). Come anche oggi, Nauplia costituiva una tappa obbligata del Grand tour — quasi sempre affrontata dopo Micene e Tirinto, e in attesa dello spettacolo teatrale di Epidauro. Continua a leggere “Gita al faro di Nauplia, con Virginia Woolf”

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