Nella nostra “società dello spettacolo” vincere in un’importante competizione sportiva conferisce all’atleta un enorme potere mediatico che può essere tradotto nei modi più diversi, persino in (enorme) potere politico.
Continua a leggere “4. Vittorie olimpiche, seduzione mediatica e potere: il caso di Alcibiade (Cronache da Olimpia)”3. Il pugile oratore (Cronache da Olimpia)
1
Uno degli incontri di boxe più memorabili del mondo antico ebbe luogo durante le Olimpiadi del 212 a.C. Deve la sua fama non tanto alla leggendaria forza e tecnica del pugile che ne fu protagonista quanto al fatto che questi, a un certo punto dell’incontro (precisamente quando le cose si stavano mettendo male per lui) smise di combattere per rivolgere al pubblico un discorso semplice e illuminante, di grandissima rilevanza politica. Tant’è vero che la cronaca di quell’incontro ci è tramandata da Polibio, ovvero uno degli autori più attenti agli aspetti politici e istituzionali della storia.
Continua a leggere “3. Il pugile oratore (Cronache da Olimpia)”2. La prima gara (Cronache da Olimpia)
1
Sul frontone orientale del tempio di Zeus ad Olimpia — ovvero su quello che è considerato uno dei capolavori assoluti dell’arte greca — è raffigurata la prima gara che diede origine ai Giochi Olimpici antichi e poi moderni.
Nulla potrebbe essere meno vicino all’idea moderna di sport. Nulla potrebbe essere, nella sua essenza, più tragicamente e splendidamente greco. Sentite qua.
1. La nudità atletica (Cronache da Olimpia)
1
A giudicare da fonti letterarie e archeologiche, nella Grecia antica gareggiare nudi era la norma. Anzi, l’equazione “sport” = “nudo” era così radicata nel mondo antico che la maggior parte delle lingue europee ne porta ancora evidenti tracce: “ginnastica”, infatti, e dunque “ginnico” etc… derivano dal greco “gymnós” che significa, appunto, “nudo”. (Anche “ginnasio”, naturalmente, ma ne sentiremo parlare sempre di meno, in futuro). Ora, la questione della nudità dell’atleta ha profonde implicazioni filosofico-culturali di cui ci occuperemo altrove (si dice così, no?). Qui mi interessano invece il suo mito di fondazione (cioè i racconti su chi fosse il primo a praticarla) e il possibile significato all’atto della performance sportiva.
Continua a leggere “1. La nudità atletica (Cronache da Olimpia)”Il battaglione sacro
l “battaglione sacro” sarebbe stato una formazione militare quasi invincibile perché composta da amanti capaci di ogni gesto eroico — fino alla morte — pur di difendere l’amato schierato al proprio fianco. Ne parla Platone, nel ‘manuale d’amore’ (il “Simposio”) e poi Plutarco, che ci fornisce qualche dettaglio in più sulla sua storia — soprattutto sull’unica sconfitta subita (contro Filippo di Macedonia) che però fu decisiva
Odisseo, Circe e il primo parco divertimenti della storia
Ho ritrovato dei racconti che dovevano confluire in La ragazza che divenne pesce (e altri miti di metamorfosi) (Mursia 2014) e che però non vi trovarono posto. Uno prendeva spunto dal famoso numero di magia con cui Circe trasformò in animali i compagni di Odisseo. E inizia così:
«Tutti sanno che Odisseo, sballottato da flutti marini e volontà divine, approdò un giorno nell’isola della potente maga Circe, figlia del dio Elio. E sanno anche che, giunto nel suo palazzo, vide i compagni miseramente trasformati in maiali, leoni, cani, pavoni e altro ancora, lui stesso scampando per un soffio a quella sorte. Quello che però nessuno sa è che, anni dopo, tornò a bussare a quella porta: come se la lezione non gli fosse bastata.
Continua a leggere “Odisseo, Circe e il primo parco divertimenti della storia”Il salto di Saffo (Md’A10)
La Rupe Bianca degli antichi, oggi Capo Dukato, è uno dei posti più suggestivi di tutto il Mediterraneo. Da questa alta rocca sospesa a strapiombo sul mare, la poetessa Saffo si sarebbe gettata disperata per l’amore non corrisposto del bel pastore Faone. Ma questa famosa leggenda nasconde un mistero profondo, che fonde amore, morte e rinascita nel rituale iniziatico di un tuffo. Continua a leggere “Il salto di Saffo (Md’A10)”
Gita al faro (Md’A9)
In viaggio verso uno dei luoghi più affascinanti e mitici del “mare dei Greci”: il faraglione di capo Dukato, sull’isola di Leucade, da dove — secondo la leggenda — gli amanti disperati si tuffavano nel mare sempre inquieto.
Dove si parla del più famoso di questi tuffi (quello della poetessa Saffo, disperatamente innamorata del bel pastore Faone), ma anche di Anacreonte, sirene, ordalie e delle paure legate al colore bianco
Per ascoltare gli altri episodi:
Notturno di Poros (Md’A8)
Leucade, baia di Poros. Una notte di insonnia può capitare anche quando, dalla temperatura all’umore, tutto sembra perfetto. Così, in questa lunga notte si parla del mito di Eros e Psiche (seconda parte), dell’idea di felicità, di Leopardi e di alcuni film dei fratelli Cohen; quindi, guardando la meravigliosa stellata, e ripensando ad alcune splendide pagine di Melville, finalmente si prende sonno. Continua a leggere “Notturno di Poros (Md’A8)”
La vita sulle isole greche (Md’A7)
Secondo giorno a Lefkada (Leucade). Dove si riflette sul ritmo sempre simile ma incantatorio di una giornata su un’isola greca; si fa un inquietante incontro con una statua mutila del Museo archeologico; si va nella splendida spiaggia di Aghios Ioannis, con alle spalle tre antichi mulini a vento pronti a trasformarsi in giganti; e, infine, si percorre tutta l’isola verso i bianchi faraglioni della costa meridionale, trovando ospitalità in un campeggio immerso in un profumo divino