«La testa dell’Auriga ha un’originalità diversa dalle teste marmoree delle epoche posteriori, esprime la giovinezza semplice di un mortale che non assomiglia a nessuna divinità. Il volto mi pare ancora più bello di quello dell’Apollo. Non c’è traccia di divino, il pudore al posto dell’arroganza e la purezza al posto della lussuria sprigionano profumo. Il pudore del vincitore, la purezza luminosa: quanto tale espressione di verità ci colpisce nel cuore! L’arte, assai più che di un soggetto oscuro o serio, è espressione di un’imperfezione»
Continua a leggere “Mishima, l’Auriga e il miracolo greco”Il torso arcaico che parlò a Rilke
Nella Sala XXXI del nostro Museo Immaginario – accanto alla “Statua greca” della Szymborska – si trova una poesia di Rainer Maria Rilke, anch’essa ispirata a un antico capolavoro della statuaria greca: “Torso arcaico di Apollo”, che apre la seconda parte delle sue “Nuove poesie” – significativamente dedicata allo scultore Auguste Rodin. Continua a leggere “Il torso arcaico che parlò a Rilke”
Fiori da taglio (Metamorfosi di Giacinto)
«O figlio, figlio, figlio
figlio, amoroso giglio»
Jacopone da Todi Continua a leggere “Fiori da taglio (Metamorfosi di Giacinto)”