Fra le statue, i dipinti, i reperti e le citazioni che il visitatore troverà all’entrata del nostro Museo Immaginario, devo confessare una particolare predilezione per la teca che conserva questa meravigliosa poesia di Jorge Luis Borges — autore presente anche in altre Sale (per esempio qui). Continua a leggere “Borges e il museo di ricordi impossibili”
Magna Mater
Anche se andiamo un po’ fuori luogo e tempo massimi a introdurre nel nostro Museo Immaginario statue del paleolitico, tuttavia questo “feticcio di fertilità” rinvenuto nei depositi della poetessa polacca Wislawa Szymborska – e probabilmente ispirato alla Venere di Willendorf o a una delle sue sorelle sparse per l’Europa – mi è parso troppo bello e divertente per non trovargli posto in qualche angolo del museo, a tenere compagnia ai petulanti idoletti neolitici già presenti nelle sale. Continua a leggere “Magna Mater”
Teca degli idoletti cicladici
L’UOMO CHE NON IMPARAVA MAI
Dentro la teca al centro della Sala Cicladica, non è raro che i sei idoletti in bella mostra s’accapiglino fra loro – pur non avendo in testa l’ombra di un capello; o che polemizzino con immaginari visitatori, come sta succedendo adesso… Continua a leggere “Teca degli idoletti cicladici”
Il ritmo del sorriso
«nelle gioie non ti esaltare troppo e nel dolore non ti avvilire troppo
conosci il Ritmo che governa la vita dell’uomo»
Archiloco, fr. 67
Ma porca di quella …!
Un giapponese, ci giurerei. Se c’è una cosa a cui non m’abituo è essere risvegliato la mattina da una raffica di flash sparati negli occhi. Eppure è scritto dappertutto. Macché, ogni giorno la stessa storia. Ora arriverà il custode a chiedergli di smettere. Ma fra 10 minuti, scatterà il flash di qualcun’altro. E così per tutta la giornata, fino a sera. Continua a leggere “Il ritmo del sorriso”