Che gli antichi individuassero una forma di eden nella vita dei pastori ce lo ricordiamo ancora noi moderni quando (sempre più raramente) utilizziamo parole come “bucolico”, “pastorale”, “arcadia”. E in effetti nelle arti visive non meno che in tanta letteratura il locus amoenus per eccellenza è dove un pastore si ferma per pascolare le sue greggi: l’ombra di un albero o di una grotta, l’erba tenera su cui distendere le membra (solo o in dolce compagnia), l’acqua di un ruscello e di un laghetto sotto un cielo mite, con qualche nuvola e volo di uccelli. A questi elementi ne vanno aggiunti poi almeno altri due più difficili da rappresentare con parole o linee e colori: i profumi e la musica (“pastorale”, appunto) di uno strumento a corde o di un flauto.
Continua a leggere “Pastorale greca, per flauto d’osso e sorriso”“Piantare in Asso” (o a Rangoon) la propria donna: “Il tango del vedovo” di Neruda
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La figura archetipica dell’uomo che, nel cuore della notte, stando attento a non fare rumore s’alza dal letto in cui la propria donna è sprofondata nel sonno, si veste, raggiunge la porta con le scarpe in mano, la apre come fosse un ladro, quindi se la chiude alle spalle per dileguarsi per sempre è degnamente rappresentata nella mitologia greca dall’eroe del labirinto e del Minotauro, l’ateniese Teseo.
Continua a leggere ““Piantare in Asso” (o a Rangoon) la propria donna: “Il tango del vedovo” di Neruda”Notte di mare, musica e guerra: un po’ di luce su Archiloco da un diario della seconda guerra mondiale
L’educazione sentimentale che fatalmente ci plasma negli anni del liceo ruota di solito intorno a due cardini:
a) il volto (e il corpo) della persona per cui perdiamo la testa; Continua a leggere “Notte di mare, musica e guerra: un po’ di luce su Archiloco da un diario della seconda guerra mondiale”
Musica latina (o quasi)
Questa storia (diventata già leggenda in un virtuale battito di ciglia) del professore che, al ritorno delle vacanze, accoglie i suoi allievi proponendo loro una versione latina del tormentone dell’estate, mi ha molto divertito. Continua a leggere “Musica latina (o quasi)”