Mia madre, dieci minuti ancora


In un brevissimo racconto di qualche anno fa l’americano David Leavitt affronta un tema ben noto alla letteratura antica, a partire da Omero: incontrare la propria madre dopo la morte.

«La telefonata arrivò. Dopo mesi di laboriose trattative era stato finalmente programmato un incontro con mia madre, morta da tre anni. L’appuntamento era alle dieci di quella mattina all’Aquatic park, vicino al campo da bocce dove si ritrovavano gli Italiani di una certa età»

Continua a leggere “Mia madre, dieci minuti ancora”

Omero sulla spiaggia

«Ermes Cillenio chiamava fuori le anime dei Proci. Aveva la bella verga d’oro in mano, la verga con la quale incanta gli occhi degli uomini, a chi vuole: altri invece li risveglia anche dal sonno»
L’ora del tramonto sul mare di porpora, sotto il cielo che a poco a poco s’infuoca e s’insanguina, è perfetta per rileggere la scena di Hermes che conduce all’Ade le anime dei Proci, spietatamente sterminati da Odisseo — all’ inizio del ventiquattresimo canto. Da qui inizia un’altra discesa nel regno dei morti, seppure anche se meno nota della nekyia dell’undicesimo libro. 

Continua a leggere “Omero sulla spiaggia”

PODCAST: Abbracciare fantasmi ai tempi della DAD (didattica a distanza)

L’episodio si incentra sulla famosa immagine dell’eroe che, giunto all’Ade, cerca vanamente di abbracciare l’ombra di un caro estinto: Odisseo ci prova con la madre, Enea con la moglie e con il padre, Dante con l’amico Casella. Qualcosa di questa immagine pare talvolta riaffiorare oggi, nella sua metamorfosi tecnologica, in relazione alle complesse situazioni create dalla DAD: la didattica a distanza.

Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)

Gli antichi Greci — come molto altre culture ‘primitive’ — personificavano sorgenti, corsi d’acqua e fiumi: cioè attribuivano loro un nome, un volto, un comportamento, persino una voce e, all’occasione, dei discorsi. Considerata la loro importanza negli equilibri della natura e per la vita umana, anzi, arrivavano anche a venerarli, tributando loro un culto vero e proprio. Continua a leggere “Il fiume Scamandro scatena la sua violenza contro il tracotante Achille (Iliade XXI)”

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑