Ho ritrovato dei racconti che dovevano confluire in La ragazza che divenne pesce (e altri miti di metamorfosi) (Mursia 2014) e che però non vi trovarono posto. Uno prendeva spunto dal famoso numero di magia con cui Circe trasformò in animali i compagni di Odisseo. E inizia così:
«Tutti sanno che Odisseo, sballottato da flutti marini e volontà divine, approdò un giorno nell’isola della potente maga Circe, figlia del dio Elio. E sanno anche che, giunto nel suo palazzo, vide i compagni miseramente trasformati in maiali, leoni, cani, pavoni e altro ancora, lui stesso scampando per un soffio a quella sorte. Quello che però nessuno sa è che, anni dopo, tornò a bussare a quella porta: come se la lezione non gli fosse bastata.
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